HECHO EN CUBA

IL CINEMA NELLA GRAFICA CUBANA

Manifesti dalla Collezione Bardellotto

Uno dei maggiori successi del manifesto cinematografico cubano
risiede nell'aver optato per forme e riflessioni che lo rendono unico,
almeno quanto il suo messaggio cinematografico e la sua patina poetica.

Antonio Garcia-Rayo


I manifesti ci danno una visione portatile del mondo.
Un manifesto è come una miniatura di un fatto: un trofeo culturale.

Susan Sontag

 

L'arte grafica cubana rappresenta una delle scuole più acclamate ed originali del mondo e raggiunge la sua massima espressione tra il 1964 e il 1980. Spartiacque, nell'evoluzione del segno e dell'invenzione grafica, fu la Rivoluzione del 1959. Se negli anni precedenti la cartellonistica mostrava uno stile di evidente derivazione occidentale, dopo la Rivoluzione i manifesti non hanno legami con i film se non quale fonte ideale di ispirazione, offrendosi come vere e opere d'arte. Mentre la grafica della solidarietà sociale e politica risultava più condizionata dalle scelte e dal controllo della politica, la grafica cinematografica godeva di maggiore libertà di espressione, un'autonomia formale che la rende unica nel suo genere per la capacità di coniugare il riferimento alle avanguardie artistiche con la tradizione figurativa e simbolica popolare.
Con la costituzione dell'ICAIC (Instituto Cubano del Arte e Industria Cinematograficos) - avvenuta pochi mesi dopo la rivoluzione - i grafici iniziano ad interpretare con un nuovo stile i lungometraggi e documentari che giungono da ogni parte del mondo, poiché Fidel Castro puntava sul Cinema e sulla cultura quale mezzo di comunicazione per arrivare al popolo.
La mostra è a cura di Luigino Bardellotto e dalla sua collezione proviene la quasi totalità dei pezzi, in buona parte unici, soprattutto bozzetti e layout, raccolti durante i numerosi viaggi a Cuba a partire dal 1998. Innamoratosi dell'isola e della sua cultura, compra casualmente il suo primo manifesto come souvenir da portarsi a casa. Incuriosito da questa grafica, incomincia a documentarsi e a prendere coscienza di ciò che sta dietro la realizzazione dei carteles de cine. Entra in contatto con questi artisti, vive con loro, entra nel loro mondo diventando un camajan - che nell'idioma locale indica uno straniero ben introdotto e rispettato dalla popolazione cubana - e riceve direttamente da loro molti dei materiali della sua collezione.
Il percorso espositivo si sviluppa sulla rampa elicoidale, all'interno dell'Aula del Tempio, cuore del Museo Nazionale del Cinema, e presenta una varietà di materiali unica nel suo genere: bozzetti, layout e manifesti si affiancano a video documentari d'epoca e moderni.
Lo spazio sotto i grandi schermi è occupato da un'installazione che ricostruisce le suggestioni di una via dell'Avana, in puro stile déco, con una casa, un porticato, un murales, musica cubana e discorsi di Fidel Castro e Che Guevara.
La mostra, organizzata per aree tematiche, ripercorre tutti i passaggi che hanno portato la grafica cubana dalla Rivoluzione fino ai nostri giorni. Partendo dal 1959, anno della Rivoluzione che segna l'inizio di una corrente del tutto innovativa e che vede nei manifesti cinematografici la principale forma di comunicazione di eventi culturali, la mostra si sviluppa raccontando, grazie alle opere più rappresentative di alcuni dei più importanti artisti, il fermento culturale di quegli anni. Il segno grafico trovava applicazione attraverso la serigrafia che prevede la realizzazione di un bozzetto (pezzo unico fato a mano), quindi di un layout che lo porti alle uniche misure concesse di 51x76 cm (anche questo un pezzo unico) e poi si procede alla tiratura delle copie che, con questa tecnica, prevede l'utilizzo di massimo un colore per ogni passaggio con un giorno di asciugatura tra un colore e l'altro. L'unicità di queste opere è resa ancora più preziosa ed eccezionale dal fatto che mai nella storia della grafica sono esistiti contemporaneamente tanti talenti creativi in condizioni lavorative non facili e con risorse produttive molto limitate.
La Collezione Bardellotto è una raccolta di oltre 1200 manifesti cinematografici, politici e sociali, nonché di circa 400 bozzetti realizzati a Cuba a partire dal 1959, che può considerarsi unica al di fuori dei confini cubani. Il valore della collezione è dato dal fatto che talune opere rappresentano pezzi unici, altre, di artisti consacrati e premiati a livello internazionale, sono disponibili in pochissimi esemplari, alcuni dei quali presenti in musei importanti (Moma di New York, National Gallery di Londra, Centre Pompidou di Parigi, Hermitage di San Pietroburgo, ecc.) e per questo di difficile fruizione. La ricchezza della raccolta è amplificata dalla presenza di numerosi bozzetti di studio, layout esecutivi e delle loro relative prime tirature.
Per favorire la visita alla mostra sono a disposizione del pubblico informazioni ad accesso facilitato posizionate in un apposito totem all'inizio del percorso espositivo: schede in consultazione e contenuti attivabili tramite QR code e NFC.
Per tutta la durata della mostra sono previste attività didattiche che comprendono incontri di approfondimento con gli insegnanti e lezioni-laboratori al museo.
A completamento della mostra, il catalogo "Hecho en Cuba! Il Cinema nella grafica cubana". Manifesti della Collezione Bardellotto, edito da Silvana Editoriale che comprende, oltre ai materiali in mostra, i testi di Alberto Barbera, Jorge R. Bermudez, Alessandra Riccio, Luciano Del Sette.

 

Dal 4 febbraio al 29 agosto 2016
Al Museo Nazionale del Cinema
MOLE ANTONELLIANA, via Montebello 20, Torino

Info orari e biglietteria: tel. + 39 011 8138.560 / 561
Prenotazioni gruppi e visite guidate: tel. +39 011 8138.564 / 565 / 566
info@museocinema.it - www.museocinema.it

TARIFFE
Bookshop - Caffetteria: Ingresso gratuito
Museo Nazionale del Cinema + Ascensore Panoramico: Intero € 14,00; Ridotto € 11,00; Ridotto giovani e scuole € 8,00
Museo Nazionale del Cinema: Intero € 10,00; Ridotto € 8,00; Ridotto giovani e scuole € 3,00
Ascensore Panoramico centrale: Intero € 7,00; Ridotto € 5,00
Speciale Famiglia: Ingresso al Museo e alla mostra temporanea adulti € 10,00, ragazzi fino a 18 anni gratuito

ORARI
lun. mer. gio. ven. dom.: 9.00 - 20.00 (ultimo ingresso ore 19.00)
sab.: 9.00 - 23.00 (ultimo ingresso ore 22.00)
martedì: chiuso

L’ascensore panoramico apre alle ore 10.00. Il sabato e la domenica apre alle ore 9.00.
Aperture straordinarie durante la mostra: 9 febbraio (Carnevale), 27 marzo (Pasqua), 28 marzo (Pasqua), 29 marzo, 25 aprile (Festa della Liberazione), 26 aprile, 1 maggio (Festa del Lavoro), 31 maggio, 2 giugno (Festa della Repubblica), 24 giugno (S. Giovanni), 9 agosto, 15 agosto (Ferragosto), 16 agosto, 23 agosto.


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Con il patrocinio di:
Ambasciata di Cuba in Italia;
Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba;
Città di Torino;
I.C.A.I.C., Instituto Cubano de Arte e Industria Cinematograficos;
Cinemateca de Cuba

In collaborazione con:
C.S.C.C., Centro Studi Cartel Cubano, Venezia
C.U.A.L.C., Comitato Università di Torino America Latina Caraibi (già UniCuba)

Curato da:
Coordinamento Regionale dei Circoli del Piemonte dell'Associazione Nazionale Amicizia Italia-Cuba e Circoli di Torino, Collegno, Rivoli, Giaveno, Valle Susa, Cuneo, Novara

Partner Tecnico:
SUB-IT;
Air France